Wolf Creek 2
Wolf Creek 2 è il seguito di un horror australiano ambientato appunto nelle vaste lande desolate dell’emisfero australe.
La serie ha raccolto un così largo consenso che è diventato per così dire una sorta di piccolo franchise.
Il film è parecchio efferato sotto ogni punto di vista e racconta in un certo senso fatti di cronaca visti sotto un’ottima particolare e inesplorata, quasi si andasse a rivelare dei retroscena mai scoperti prima.
In Australia infatti i casi di sparizione sono all’ordine del giorno, con varie persone mai più tornate all’affetto dei propri cari o ridotte successivamente a un periodo di prigionia in condizioni mentali e fisiche piuttosto precarie.
Nel primo capitolo la causa di tutto erano le manie di un serial killer mentre in questo caso il protagonista e la sua follia presentano delle motivazioni più profonde e di carattere molto più psicologico.
Il film come già detto fa del sadismo alla Eli Roth uno dei leit motiv principali con un ribaltamento sostanziale: in questo caso non ci sono dei turisti americani in paesi stranieri bensì degli stranieri che appunto si ritrovano avviluppati in situazioni sconcertanti proprio in Australia e nel suo profondo Outback.
Anche i poveri australiani soffriranno in questo Wolf Creek 2 e infatti viene raffigurato una sorta di nazione nella nazione, molto simile a quanto si vede negli horror ambientanti nel profondo sud degli Stati Uniti.
Dove la civiltà viene a mancare quindi abbonda la mancanza di regole e quindi l’orrore che da essa ne scaturisce.
Greg McLean però sfiora solamente la critica sociale e si affida quasi interamente al gore e allo splatter più sfrenato in cui senza troppe elucubrazioni cerebrali abbonda il sangue e la violenza.
Dedicato in primis agli appassionati del genere che troveranno certamente pane per i loro denti.
Voto:7.5