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Sympathy for the Devil


Il documentario sugli Stonjes di Godard è stato oggetto di un’accesa diatriba quando uscì. Ilproduttore Iain Quarrier infatti non solone cambiò il titolo sostituendo l’originale One Plus One ma anche cambiandone parzialmente il finale, tagliando la canzone di chiusura. Lo stesso regista chiese al pubblico di boicottarlo per questi motivi e quindi ora con grande merito Koch Media ha deciso di ripubblicare il documentario in home video nelle sue differenti versioni, in modo da facilitare il confronto.

Il documentario non solo segue le gesta di Mick Jagger e compagni ma anche regala uno spaccato del periodo e della società del tempo, durante le registrazioni dell’album Sympathy for the Devil appunto. Sullo sfondo abbiamo infatti le Pantere Nere, Le Roi e i suoi studi sul blues e la letteratura del tempo.

Un documentario frutto di visioni e di immagini accostate e accatastate, quasi onirico. In patria non fu apprezzato per il troppo disimpegno a fronte dei moti del ’68 completamente ignorati.

In ogni caso uno straordinario documento musicale che vede Keith Richards creare assoli e anche Brian Jones alle prese con la chitarra acustica. La sua traccia nel disco verrà poi tagliata in seguito alla sua morte ma nel documentario possiamo ancora ascoltarla nella sua interezza.

Voto: 8

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